Lo sapevate che il tè è la bevanda più diffusa al mondo dopo l'acqua?
Ci sono paesi che ne hanno fatto il loro simbolo nazionale, come il Regno Unito e altri dove la preparazione e il suo consumo seguono un Cerimoniale affascinante e suggestivo, come il Giappone e la Cina.
Ma cosa c'entra la Camelia Cinensis con il tè? Semplice, è il suo nome botanico.
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Camellia sinensis, illustrazione con sezioni del fiore (in basso a sinistra) e dei semi (in basso a destra). |
Dalle diverse lavorazioni e dal grado di ossidazione (o per meglio dire fermentazione) delle foglie e dei germogli si ottengono le varie tipologie di tè che conosciamo:
Té Verde:
le foglie sono essiccate utilizzando il calore per non farle fermentare. Per questo motivo mantengono il colore verde e l'infuso ha un aspetto più chiaro rispetto al tè nero.
Il tè verde è considerato una miniera di benessere (in rete troverete una vasta letteratura in merito)
Curiosità: le foglie usate possono essere riutilizzate anche in
casa, contro i cattivi odori, umidità, ecc.
Té Nero:
Rispetto al tè verde, il tè nero contiene una maggior quantità di teina, per questo ha un sapore più deciso ed un colore più scuro (dovuto ai numerosi processi di fermentazione a cui vengono sottoposte le foglie)
Curiosità: il tè nero viene usato in cosmesi per combattere e curare i danni provocati dai raggi uv
Tè Bianco:
Il tè Bianco è uno dei più pregiati e alcune varietà sono addirittura molto rare. Questo perchè non subisce lavorazioni, se non l'essiccazione, per cui le sue proprietà rimangono intatte.
E' in assoluto il più ricco di antiossidanti
Curiosità: la varietà chiamata "Yin Zen" è la più rara, viene raccolta soltanto una volta all'anno.
Tè Giallo:
il suo nome deriva dalla lavorazione chiamata "ingiallimento", a cui le sue foglie vengono sottoposte. Da qui il colore tipico della bevanda, che ha un grado di ossidazione e fermentazione di gran lunga inferiore a quello del tè nero
Curiosità: esiste una varieta, la "Yun Shan Silver Needle", realizzata solo con la gemma della pianta e la prima foglia più vicina alla gemma.
Tè Pu-her:
proveniente dalla Cina, il suo nome deriva dalla zona di maggior produzione.
Di colore rosso, come il Roobois**, gli orientali lo considerano un tè nero post-fermentato
Curiosità: non tutti sanno che il pu-her contribuisce a bruciare i grassi, per questo viene inserito in alcune diete dimagranti, soprattutto perché favorisce il funzionamento epatico.
Tè Oolong:
è un tè semi-fermentato e a seconda del grado di ossidazione, alla lavorazione a cui vengono sottoposte le foglie e alla tostatura finale, si ottengono varietà con caratteristiche molto diverse tra loro.
Curiosità: oolong in Mandarino significa letteralmente "drago nero"
Ricapitolando, i tè verdi sono "non fermentati", quelli neri sono "fermentati" e gli oolong "semifermentati".
Terminata l'essiccazione, si può passare ad un'ulteriore lavorazione per creare:
- tè aromatizzati (con l'aggiunta di fiori essicati, spezie, frutti, scorze di agrumi, etc.)
- tè pressati (solitamente tè verde e nero), per permettere una conservazione più prolungata
- tè deteinati
Volete sapere cos'altro ho scovato nel mio peregrinare internettiano?
Della serie "forse non tutti sanno che":
** il
tè Rosso o Roobois non viene prodotto dalla Camelia Sinensis, bensì dalla pianta da cui prende il nome. E' privo di caffeina e ha un basso contenuto di tannini. In Africa, sua zona d'origine, è considerato un elisir di lunga vita
il
Matcha è usato principalmente per la Cerimonia del tè. Venduto come polvere finissima verde, non viene utilizzato solo come bevanda, ma anche come colorante alimentare naturale, come spezia e nella preparazione di dolci.
il Bancha è il tè verde comune per i Giapponesi. Rispetto al Sencha, ricavato dalla stessa pianta, viene raccolto tardi (ad ottobre) quindi la sua qualità è inferiore.
Ed ecco il Sencha, tè molto pregiato che viene raccolgo solo nei mesi di maggio e giugno. E' il tè verde più diffuso in Giappone.
l'
Earl Grey, il "classico" tè nero aromotizzato al bergamotto, è una delle varietà di tè più conosciuta al mondo. Lo si associa subito alla Gran Bretagna e infatti deve il suo nome al Primo Ministro Britannico (dal 1830 al 1834) Charles Grey.
Ovviamente un solo post non basta per trattare l'argomento; se anche voi siete curiosi, tuffatevi nella "rete".
E ora sapete cosa vi dico? Vado a farmi una tazza di tè!